Nel mercato immobiliare attuale, stiamo assistendo a un interessante riscatto delle periferie. Queste aree, spesso trascurate in passato, stanno diventando sempre più attraenti per acquirenti e investitori. Ecco perché:

  1. Crescita sostenibile: le periferie offrono spazi più ampi, un respiro più pulito e una vita meno frenetica rispetto al centro delle città. Questo tipo di ambiente sta diventando sempre più prezioso per coloro che cercano una qualità della vita migliore.

 

  1. Investimenti infrastrutturali: diverse città stanno investendo pesantemente nell’infrastruttura delle periferie, anche in vista di eventi internazionali, migliorando le reti di trasporto pubblico, creando nuove aree verdi e potenziando le strutture educative e sanitarie.

 

  1. Prezzi più accessibili: rispetto alle zone centrali, le periferie spesso offrono prezzi più accessibili per l’acquisto di immobili. Questo rende possibile per una gamma più ampia di persone diventare proprietari di case o investire in proprietà.

 

  1. Diversificazione degli investimenti: gli investitori immobiliari stanno iniziando a diversificare le loro attività verso le periferie, poiché vedono un potenziale di crescita a lungo termine e rendimenti interessanti.

 

  1. Comunità in crescita: le periferie stanno vivendo una crescita delle comunità, con nuovi servizi, negozi e ristoranti che aprono per soddisfare le esigenze dei residenti.

 

Possiamo affermare che le opportunità interessanti non mancano sia per chi cerca una nuova casa sia per chi vuole fare un investimento immobiliare.

Ma questo alternarsi tra centro e periferia è ormai nel DNA di una città come Roma che, fin dalle origini, per vari motivi ha sempre avuto un sistema urbanistico diversificato e innovativo rispetto alle varie epoche, basti pensare alle numerose Mura ancora visibili in città che nella versione moderna potrebbero essere declinate nel grande anello del raccordo anulare.

Le mura romane sono una delle più importanti testimonianze dell’architettura e dell’ingegneria romana. Costruite in epoca imperiale, servivano a difendere la città di Roma da eventuali attacchi nemici.

Le Mura Aureliane, costruite tra il 271 e il 275 d.C., sono le più famose e meglio conservate. Si estendono per circa 19 chilometri e cingono il centro storico di Roma.

Nella Roma moderna, le mura Aureliane rappresentano un confine simbolico tra il centro storico e la periferia. La periferia di Roma è una zona molto diversificata, che comprende quartieri residenziali, industriali e commerciali.

In alcuni casi, la periferia di Roma è percepita come un luogo degradato e pericoloso. Questo è dovuto a diversi fattori, tra cui la presenza di criminalità, di aree abbandonate e di infrastrutture fatiscenti.

Tuttavia, la periferia di Roma è anche una zona ricca di risorse e di potenziale. È sede di una comunità vivace e multiculturale, e offre numerose opportunità di lavoro e di crescita forse più di altre città italiane. In questo contesto, le mura Aureliane assumono un significato nuovo. Non sono più solo un simbolo di difesa, ma anche un ponte tra il centro storico e la periferia.

Alcuni esempi di come le mura romane possono essere integrate nel concetto di periferia di Roma:

  • Itinerari turistici: le mura Aureliane sono sfruttabili per creare itinerari turistici che includano sia il centro storico che la periferia. Questi itinerari potrebbero far scoprire ai turisti le bellezze della periferia, spesso poco conosciute.
  • Parchi e aree verdi: le mura Aureliane possono essere utilizzate (e in parte lo sono) per creare parchi e aree verdi che collegano il centro storico con la periferia. Questi spazi verdi potrebbero migliorare la qualità della vita dei cittadini e favorire la socializzazione.
  • Infrastrutture: le mura potrebbero essere utilizzate per creare piste ciclabili o percorsi pedonali che colleghino i diversi quartieri.

Anche le mura romane, per molti residenti attrazione scontata, possono svolgere un ruolo importante nella riqualificazione della città.